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E’ domenica mattina e Giacomo Coli ha detto che già alle 8 quando sono partiti dalla cantina per venire su in vigna il termometro segnava già 25 gradi. Si confermano giorni di caldo eccezionale e di scarse precipitazioni, ma la natura e soprattutto piante come la vite, abituata a caldo e poca acqua, fa il suo corso seguendo il ritmo stagionale. Tant’è che i grappoli hanno cominciato a cambiare colore ed i chicchi dal verde acceso di qualche giorno fa stanno cambiando … è arrivato il momento dell’invaiatura.

Quando si sono ritrovati tutti e quattro in mezzo ai filari prima di iniziare il consueto giro di verifica e controllo, per prendere decisioni o per vedere il lavoro fatto Filippo Coli ha detto a Giacomo Coli: “ Lo sai che tra poco, il 25 luglio è il tuo onomastico? San Giacomo?”
Giacomo Coli, lì per lì non se lo ricordava. E’ stata Belinda Coli a ricordargli che “ … ma dai! Non ti ricordi che da ragazzo hai fatto una ricerca per la scuola sulla festa che si svolgeva a Firenze proprio il 25 luglio, in occasione di San Giacomo? Oh! L’hai fatta te la ricerca !!!.” … e si è messa a ridere.
“ La festa ?! … quella dei navicelli? – ha detto Giacomo Coli- … mmm … si… si adesso mi ricordo. Con i barchini! Una vera gara tra navicelli di renaioli che si svolgeva in Arno. Mi sembra che sia andata avanti fino alla metà dell’800, ed era iniziata prima del ‘300… al tempo di Dante Alighieri …”.
“ Forte!! … una regata in Arno … e dove si svolgeva? – ha chiesto Gianluca Coli”.
“ Se mi ricordo bene – dice Giacomo Coli – si svolgeva tra le due pescaie, a monte e a valle del Ponte Vecchio. A sfidarsi erano i renaioli che spingevano i loro navicelli con una pertica che chiamavano ‘stanga’. La puntavano sul fondo e si spingevano avanti”.
“ Erano quelli – aggiunge Giacomo Coli- che tutto l’anno tiravano su la rena dal fondo dell’Arno, i renaioli, e che in quell’occasione si sfidavano. Ho letto che c’era un sacco di gente sulle spallette a fare il tifo, perché come per il calcio storico si sfidavano i quattro quartieri di Firenze: bianchi, rossi, verdi e azzurri.”
“ … ma lo sapete che quel giorno non era ammessa la navigazione di nessun barchino in quel tratto di fiume? – dice Giacomo Coli – e chi contravveniva poteva essere punito con la galera?”
“ Doveva essere molto importante! E tutto questo per la festa di san Giacomo !! – Aggiunge Belida Coli.
“ Ma alla fine, lo sapete qual era il premio per il vincitore? Per il renaiolo più bravo della borgata? – conclude Giacomo Coli.
“ Boh?! Roba da mangiare? Una vitella come per il calcio in costume?” –  Filippo Coli.
Giacomo Coli si mette a ridere e dice a tutti: “ se fate uno sforzo … ci arrivate … dai! E’ qualcosa vicino a noi … ”
“ … vino?! – dicono insieme Filippo Coli e Gianluca Coli.”
“ Sicuro! Un prosciutto e una damigiana di vino! – che per gente che stava tutto il giorno, estate e inverno su quella barche a tirare su la rena … doveva anche durare poco! – Giacomo Coli.
“ Oh! Ma si vanno a vedere questi grappoli che stanno per invaiare o siamo venuti a fare il chiasso !! he … he …- dice scherzando Belinda Coli – richiamando tutti all’ordine.
In effetti in questi ultimi giorni della settimana, i vitigni del sangiovese hanno iniziato ad invaiare e la buccia, ha assunto diverse colorazioni, con sfumature di rosso. Una bella composizione che annuncia e racconta quel complesso elaborato chimico di trasformazione degli zuccheri. Il chicco d’uva passa dal verde al colore tipico della sua varietà: un bel rosso per uve nere o giallo per uve bianche. E’ il momento in cui la vite sposta la sua attività dalla fotosintesi e comincia un processo di sintesi dei composti che definiranno l’aroma ed i polifenoli.
Così quei grappoli verdissimi di pochi giorni fa, aspri e immangiabili, tra qualche giorno, quando sarà completata l’invaiatura ed il chicchi avranno il loro bel colore rosso, saranno dolci e mangiabilissimi.
Rigirando e osservando da vicino il grappolo sia Giacomo Coli che Belinda Coli, concordano con Filippo Coli e Gianluca Coli che probabilmente bisognerà seguire bene le prossime fasi perché all’osservazione le viti sembrano in anticipo nella loro stagionalità di almeno 10 giorni o anche 2 settimane.