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Siamo tornati a guardare la campagna dopo qualche incontro che si è svolto nello stabilimento perché in queste giornate di ottobre, anche se si sono accorciate, c’è stata una temperatura mite, primaverile. Un paesaggio che non ha più i colori dell’estate e che comincia a colorarsi d’autunno. Una bellezza che meritava senza dubbio una visita. E’ mattina e già si sente nell’aria di queste colline dedicate al vigneto il fresco che già racconta delle stagioni a venire.

Ci siamo dati appuntamento con Giacomo Coli per guardare dall’alto il paesaggio delle vigne in queste giornate. C’è una bellissima luce che illumina le vallate intorno a Tavarnelle Val di Pesa. Uno dei paesaggi più iconici della Toscana. E’ proprio dal paesaggio che inizia il dialogo con Giacomo Coli: “La Toscana è riconosciuta e stimata da tutti, come una terra baciata dalla natura.”

“Questo che ci circonda è davvero uno spazio dove si sono dati appuntamento tanti artisti e talenti. A me che sono nato qui, devo dire che ancora mi emoziona vedere questi scorci di paesaggio, dove sono cresciuto e che posso ricostruire fedelmente anche se chiudo gli occhi. Sarà per questa sua bellezza che la pittura del Rinascimento ha dato così tanto rilievo e notorietà a queste colline.”

“Se oggi il Chianti è diventato una meta di turismo internazionale lo si deve di sicuro ai capolavori artistici delle città di Firenze, Siena, o dei centri come San Miniato, Monteriggioni ma anche per la forza di questo paesaggio.”

” Ricordo che un mio amico da ragazzo – racconta Giacomo Coli – fece un giro negli Stati Uniti, un po’ a zonzo nei diversi stati muovendosi con i bus di Greyhound. Quando gli chiesi come erano gli Stati Uniti, che tra film, canzoni e televisione mi sembravano un luogo da sogno, mi rispose: “Lo sai Giacomo che se in America ci fosse un posto come la Toscana, ci metterebbero una rete e ti farebbero pagare il biglietto per entrare?”.

“Beh! Forse il mio amico aveva esagerato un po’, ma vista la crescita esponenziale di turismo di questi decenni diciamo che non aveva tutti i torti … quel paesaggio che ritroviamo nelle opere dei grandi artisti del Rinascimento, che in certi scorci è rimasto intatto, è un miracoloso catalizzatore di emozioni.”

” Quello che l’occhio vede negli orizzonti delle colline toscane è una armonia che ha origini antiche e non basta a spiegare tanta bellezza lo sforzo dell’uomo nel modellare i confini ed i profili.
La magia di questo luogo è che spesso il contadino che lavora la terra è in grado di creare bellezza senza neppure essere consapevole. Il fatto di essere nato e cresciuto in luoghi dove regna l’armonia l’ha abituato a potare gli ulivi, a costruire muri a secco, a disporre i filari secondo un ordine armonico, che guarda caso è lo stesso che ammira l’esteta.”

Giacomo Coli: “Magari oggi ci capita più spesso di passare le giornate davanti ad un monitor e invece dedicare poco tempo a guardare un paesaggio e ammirare un tramonto… e questo ci fa dimenticare che il tempo della natura con la sua circolarità e il ripetersi delle stagioni è qualcosa di diverso dal tempo del quotidiano, è una forma di poesia.”

“Io credo che oggi ci siamo abituati a pensare al tempo come ad una continua fuga in avanti, dove tutto quello che è nuovo è buono, e quello che è passato va buttato. In natura non è così. Il nuovo non è per forza sinonimo di buono, a volte lo è, a volte no (dal punto di vista della natura).”

Giacomo Coli ci mostra una foto sullo smartphone:

” Basta osservare questa vigna dove è stato seminato da poco il favino, che sarà utile a primavera per dare vigore alle piante e alla nuova uva. Non è strano pensare che mentre il vino che sta maturando nelle botti nelle cantine d’Italia ed in quelle di Cantine Coli, fuori nelle vigne è già tempo di pensare alla vendemmia 2023?