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Ora che siamo entrati di slancio dentro luglio e il grappolo chiuso sta per volgere al colore in quella fase che precede di poco l’invaiatura, ecco che arrivano in vigna altre minacce e in questa stagione sono tutte animalesche… ghiotte di uva.


E’ proprio nella fase dell’invaiatura, in genere tra la fine di luglio ed primi di agosto, quando il chicco d’uva si tramuta da verde intenso ai colori dei diversi vitigni che un gran numero di animali, anche molto diversi tra loro, si avvicinano ai grappoli succosi: così ricordano tra di loro Gianluca Coli e Filippo Coli che sono già qualche passo avanti nella vigna.
Leggermente attardati seguono i loro passi Giacomo Coli e Belinda Coli, che osservano come le piogge di metà settimana abbiano dato un po’ di tregua alla calura e abbiano fatto un gran piacere ai vitigni.
Poi il discorso si indirizza sulla necessità di mettere o meno le reti a protezione dei filari, così il discorso si è portato sul tema della minaccia dei diversi animali.
Oltre ai ben noti cinghiali che costituiscono un problema per tutto il comparto dell’agricoltura soprattutto perché buttano tutta la vigna all’aria, sollevando i pali e scavando buche ovunque ma facendo danni spesso gravissimi. In questo caso a protezione delle vigne in quasi tutta l’area del Chianti vengono usati fili elettrificati a basso voltaggio che non fanno avvicinare gli animali o in alternativa anche delle reti che affondano nel terreno per quasi un metro.
Il discorso lo avvia Giacomo Coli che si diverte a raccontare come questa storia degli animali e dell’uva sia vecchia come il mondo. Chi è che non si ricorda la storia di una volpe affamata, che quando vede dei grappoli d’uva prova a saltare ma non ce la fa a raggiungerli così invece di ammettere la sconfitta dice che sono acerbi? L’autore della favola Esopo – come sostiene Gianluca Coli – in realtà parla della volpe ma si rivolge a quegli uomini che quando non riescono a superare le difficoltà danno la colpa alle circostanze e mai a sé stessi …
“ eh Già” dice sorridendo Belinda Coli “ è facile far finta di non aver subito l’onta della sconfitta sostenendo che non si è voluto davvero vincere o disprezzando il premio che non si è riuscito ad avere”.
Filippo Coli guarda tutti gli altri e ridendo fa notare ognuno di noi almeno una volta ha provato a fare “ la volpe” davanti ad una sconfitta.
Ma lasciando da parte le favole ed entrando direttamente in merito alle cose da fare in vigna a breve, ecco che si è analizzato il trend della stagione che è sempre al picco di luce: molto caldo di giorno e minime alte anche di notte. Il sole oggi è sorto alle 5.43 e tramonta un minuto dopo le 20. 57. Anche se le giornate in modo lento ed inesorabile si vanno accorciando, di luce ce n’è quanto se ne vuole e la vite quando c’è luce e caldo gode.
Ma ecco che quando i chicchi d’uva si fanno carichi di zuccheri arrivano dal cielo alcuni volatili colombacci, fagiani ma anche inaspettatamente anche dei pappagalli che fanno piazza pulita se non si mettono le reti come ricorda Giacomo Coli. E aggiunge Filippo Coli che anche la vite stessa è contenta se gli uccelli vanno a beccare i chicchi … perché quando se ne vanno in giro e distribuiscono insieme alle deiezioni anche i semi permettono alla pianta di trovare un modo di espandersi. Però c’è una cosa curiosa che riguarda i volatili – dice Gianluca Coli – lo sapete che i colombacci non vedono l’uva bianca? Ed è per questo che non gli vanno addosso.
Anche tanti insetti dice Belinda Coli mentre allontana una vespa che gli stava ronzando intorno banchettano con l’uva. Oltre a calabroni e vespe, da qualche parte imperversa la drosophila suzukii che ha la particolarità di succhiare il cucco specialmente dell’uva bianca.
Per tutti questi motivi sia Gianluca Coli che Belinda Coli, ma anche Giacomo Coli e Filippo Coli sono d’accordo sulla necessità di cominciare a preparare le reti da mettere a breve come protezione dei filari per difendere l’uva da portare alla prossima vendemmia.
La natura è così: se piace a noi umani è normale che possa piacere anche agli altri animali. Caprioli, cinghiali, fagiani, colombi e anche uno stuolo di insetti…. L’importante è difendere questo frutto mantenendo in equilibrio la natura.