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Siamo nel mezzo del mese di Aprile, una settimana decisamente di tempo soleggiato, con temperature massime in media stagionale, di 21, 22°.
Il sole sorge alla 6 e mezzo e tramonta alle 8 di sera, e la luce per il vino di Cantine Coli è un elemento a dir poco fondamentale
La notte la temperatura scende notevolmente, pur rimanendo per fortuna ben sopra lo zero.

La cosa più bella successa nei terreni di Cantine Coli è la crescita straordinaria del
germoglio di vite, come si vede ormai è in pieno vigore la fase fenologica detta dei ‘ grappoli visibili’ sul vitigno di sangiovese.
Mentre per quanto riguarda altri vitigni presenti sui terreni di Cantine Coli ( ad esempio il trebbiano, è indietro di due settimane: precisamente è ancora nella fase della gemma cotonosa.
In questa settimana Cantine Coli hanno dato alle piante un po’ di zolfo, per proteggere le piante da eventuali attacchi di ‘oidio’ o ‘mal bianco’. Lo iodio è una muffa bianca che attacca sia la vite che produce vino da tavola che da vino.

E’ un fungo, le cui spore vengono trasportate dal vento. E’ arrivato in Europa , proveniente dall’America durante il XIX° secolo. Lo zolfo serve a proteggere al parte esterna della vita dagli attacchi delle spore, è una sostanza assolutamente non nociva che Cantine Coli usa sapientemente per tener lontani gli attacchi delle spore che soprattutto nei mesi ventosi, e a volte aprile e maggio, quando si presentano giornate di tramontano.
Cantine Coli irrora le piante con lo zolfo con le classiche pompe a spalla oppure con irrigatori: viene dato la mattina presto perché è più facile che aderisca al tralcio.
Cantine Coli non usa prodotti ‘sistemici’ che possono essere nocivi per la vita degli insetti in particolar modo delle api per le quali è addirittura tossica. In pratica gli fa perdere l’orientamento e le fa smarrire.

Animali che per loro natura sono in grado di indicare ai compagni il punto esatto rispetto al sole di dove trovare nutrienti. Le api svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema della vigna e sono quindi un compagno di lavoro indispensabile, e Cantine Coli questo lo sa molto bene.
Nelle vigne di Cantine Coli n questi giorni sono ben visibili per ogni tralcio 1 o 2 grappoli, che, se necessario, verranno diradati più avanti nel periodo del massimo calore estivo.
Ogni tralcio porta 1 o 2 grappoli ed ogni pianta porta circa 7 o 8 tralci, altri invece ne portano a frutto non più di 5, anche in questo caso molto dipende dalla pianta,
dalla potatura e dall’evolversi della stagione.

Tra non molto sui terreni di Cantine Coli assisteremo alla fase della ‘pre-fioritura’ che precede appunto la fase cruciale della ‘fioritura’ che porterà in vista un piccolo fiorellino bianco: è in questo momento cruciale che entrano in scena le api, che con la loro capacità di impollinare, dando vita ad una fase cruciale.
Secondo studi naturalistici la metà delle specie riconosciute e descritte sul nostro pianeta è costituita da insetti. Quando l’uomo ha iniziato a coltivare la terra, abbandonando la sua prima abitudine a cacciare e raccogliere, circa diecimila anni fa, alcuni insetti , per esempio certi tipi di formiche, avevano già svolto questo tipo di passaggio. Pensate che avevano già fatto questo passaggio cruciale ben 60 milioni anni prima
dell’uomo!

Non c’è da stupirsi per nulla se nelle vigne di Cantine Coli si cerca di operare nel massimo rispetto dei cicli naturali in armonia con gli elementi, cercando di non arrecare danni a questi preziosi animali per lo sviluppo della vite…