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Siamo alla fine della terza settimana di maggio nelle tenute delle Cantine Coli. E’ stata una settimana di gran caldo durante le giornate e si sta assistendo alla bella fioritura dei vitigni, in particolare di sangiovese e trebbiano.

Le temperature massime giornaliere registrate in questa prima ondata di caldo sul Chianti sono arrivate a 28-30°, mentre le minime della notte stazionano intorno ai 14°. Non c’è stata nessuna precipitazione piovosa e ora il terreno è asciutto sui terreni delle cantine Coli.

Sono state registrate diverse scosse di terremoto, sempre con epicentro Impruneta, non molto distante dai terreni e dagli impianti delle Cantine Coli, per fortuna non si registrano gravi danni. Le attività degli impianti e le lavorazioni in vigna sono andate avanti regolarmente.

Le giornate, in questa stagione di metà primavera, sono diventate lunghissime, il sole sorge intorno alle 5.45 e tramonta alle 8.40, regalando tantissime ore di sole e di caldo: grazie a questo la fioritura è in piena espansione. Un momento molto bello nelle vigne delle Cantine Coli con le foglie lucenti e verdissime e le infiorescenze. Grappoli di germogli in cui sono visibili quelli che a brevissimo si apriranno per diventare dei piccoli fiori.

E’ una fase decisiva, un momento circoscritto che dura due o tre settimane, ma di vitale importanza per stabilire quella che sarà la resa dell’uva nelle vigne Cantine Coli. Per migliorare la resa e per dare ancora più luce e calore ai singoli tralci è stata fatta un’ulteriore opera di diradamento e di pulizia della pianta, con l’obiettivo di aumentare la circolazione dell’aria tra le foglie e nella parte interna.

Siccome la pianta della vite sostanzialmente si impollina da sola, senza l’intervento degli insetti, ha bisogno di poter ‘respirare’ e far scorrere la brezza lungo i suoi tralci così che i fiori siano fecondati dal polline del fiore stesso. E’ per questo motivo che in questo periodo c’è una presenza costante dell’uomo nella vigna delle Cantine Coli, per il diradamento e per controllare che la pianta non sia aggredita da agenti ( con la complicità di venti forti o piogge fori).

L’aria che circola nelle vigne delle cantine Coli compie poi l’azione migliorativa di trasportare il polline da una pianta all’altra migliorando l’impollinazione, seguendo una circolarità che si ripete annualmente.

Questa è una fase delicatissima, che va seguita con grande attenzione e cura, in cui la media alta-costante della temperatura di giorno e il mite della notte unite alla grande esposizione alla luce sono decisivi per la resa dell’uva nei vigneti delle cantine Coli.