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A questo giro siamo entrati nella seconda metà del mese di Aprile nei terreni delle Cantine Coli, tempo che è stato diviso quasi a metà, fino a mercoledì buono, soleggiato, molto ventoso con però temperature notturne bassine, anche sotto la media stagionale.
Da mercoledì pioggia abbondante per tutto il fine settimana. Non è che non ce ne sia bisogno visto che il terreno è estremamente secco, e questo vento ha finito di asciugare a terra.
L’esposizione al sole nel frattempo continua ad aumentare in modo implacabile, siamo già al sole che sorge alle 6.20 circa e tramonta dopo le 8 di sera, le 20 per la precisione.

Nei primi giorni della settimana nelle vigne di Cantine Coli, esattamente martedì dopo Pasqua è stato tagliato il favino (1), che era in piena fioritura (2). Per uno\due giorni è stato lasciato all’aria, poi è stato interrato (3). Questa operazione che vede al centro della scena l’azoto, contenuto nelle piante leguminose, serve a dare il giusto apporto nutritivo alle viti delle cantine Coli che sono in piena fase di crescita.

Il favino prende l’azoto dall’aria e lo trasferisce nelle radici: questo elemento è fondamentale proprio nel momento di maggior sviluppo della pianta della vite.
Il tralcio di sangiovese delle Cantine Coli ormai è di una lunghezza di 15 o 20 centimetri ed è in fase di sviluppo il ‘grappolo visibile’ che ormai è molto visibile (4) – mentre il trebbiano che è indietro di circa due settimane ha un tralcio di pochi centimetri ed in alcuni casi è ancora alla fase della gemma cotonosa.
In generale è un momento critico per tutte le possibili malattie che potrebbero attaccare le viti delle cantine Coli, soprattutto lo iodio ed è per questo che è stata data già una prima passata di rame. E’ importante vigilare e controllare attentamente la vigna perché è una fase cruciale della crescita e dello sviluppo della pianta ma anche se soprattutto per la qualità del vino che ne verrà fuori.
Le viti in generale, e quindi anche quelle sui terreni delle Cantine Coli, sono amanti del caldo e quindi se le previsioni del tempo sono corrette, alla fine del mese di aprile, cioè a conclusione della prossima settimana ci dovrebbe essere una impennata delle temperature.

In quel caso con le massime in media si assisterà alla crescita vigorosa dei tralci che se tutto va secondo natura dovrebbe portarli ad un lunghezza – a fine di giugno – di circa 3 o 4 metri.