Il momento ‘clou’ dell’anno in vigna si sta per avvicinare. Di solito si dava inizio al rituale della pigiatura dopo il mese di agosto, spessissimo nel mese di settembre che è il periodo che la tradizione lega alla raccolta dell’uva. Era il periodo che corrispondeva alle prime nottate fresche quando si spegnevano i bollori dell’estate.
Quest’anno come hanno riportato tutti i telegiornali e radio si è trattato di un periodo di caldo eccezionale che ha comportato diversi effetti in agricoltura e che in particolare nel settore vitivinicolo ha comportato tempi accorciati per la vendemmia.
La visita domenicale di Giacomo Coli, Belinda Coli, Gianluca Coli e Filippo Coli ha, come al solito, l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte ed il processo di maturazione che si è andato sviluppando durante la settimana. In questo caso, vista la pausa di ferragosto, la visita ha preso più tempo.
Comunque, come ha detto Giacomo Coli, (che era salito in vigna prima degli altri): “… qui in Chianti, con il sangiovese che la fa da protagonista, il tempo di questi giorni e la siccità non hanno influito sullo sviluppo dei grappoli e secondo me si può pensare di vendemmiare tra il dieci e il venti di settembre.”
Belinda Coli che ha fatto un giro di telefonate ad amici e colleghi aggiunge alcuni elementi che danno un quadro abbastanza completo – “… in Veneto nella zona del Prosecco mi hanno detto che inizieranno a vendemmiare dopo la metà di settembre, in base anche a quanta pioggia cadrà nel frattempo. In Sicilia, sull’Etna, sembra che vada tutto regolare, con forse qualche giorno di anticipo. Invece, sempre nelle zone di vini eccellenti, come il Barolo, mi dicono che ha un’ottima qualità degli uvaggi e che di preciso non sanno quando attaccheranno a vendemmiare, forse con un po’ di anticipo, ma sempre un poco dopo di noi, cioè tra settembre e ottobre”
A concludere questa panoramica interviene Filippo Coli – “Insomma, mi par di capire che se anche si deve iniziare qualche giorno prima si tratta di un’ottima annata, sotto tutti i punti di vista. In alcuni posti c’è chi non ne ha risentito per nulla.”
Gianluca Coli – “Beh! Un poco mi ero allarmato quando ho sentito o letto, ma a vedere la situazione in vigna con i miei occhi direi che va bene, molto bene. Le piogge della settimana di ferragosto non hanno fatto danni e c’è acqua in abbondanza. La terra è bella umida.”
A questo punto Giacomo Coli comincia a camminare verso i filari per controllare a vista lo stato di maturazione dei frutti in particolare del sangiovese, che su queste terre del Chianti è considerato (giustamente) un po’ il protagonista.
Il processo di invaiatura è andato avanti spedito e ormai il grappolo è tutto dello stesso colore e quasi completamente maturato. Giacomo Coli assaggia un chicco di sangiovese bello maturo per capire come sta andando. Il chicco al tatto, è adesso più elastico e meno sodo, questo perché il grado di acidità di quando era verde si è invertito e stanno aumentando gli zuccheri. Giacomo Coli prende qualche altro chicco e lo fa assaggiare a Belinda Coli, poi a Filippo Coli e infine a Gianluca Coli: “Secondo me ci siamo quasi … senti come sono più elastici, meno sodi. Si sta invertendo il grado di acidità e stanno aumentando gli zuccheri ormai manca davvero poco per arrivare alla fase finale della maturazione”.
Ormai il sole è già alto e picchia forte su questo lembo magico del Chianti, nelle vigne della famiglia Coli. E’ il momento di rientrare e di concludere questa visita in vigna.
Anche se ormai siamo alle soglie di settembre le giornate sono calde ed il giorno si va abbondantemente sopra i 30°, la notte invece c’è una discreta escursione termica e le temperature scendono sono sotto i 20°. E’ la classica stagione della vendemmia: le giornate si stanno accorciando diminuendo le ore di luce ma di giorno il sole ancora scotta sulla pelle. All’alba è fresco, quando sorge il sole verso le 6:30 ma già da metà mattina fa caldo e la luce è molto intensa, fino al tramonto qualche minuto prima delle 20:00. Una escursione termica così accentuata è un elemento molto positivo per determinare la qualità dell’uva.
“Mi ricordo di una delle mie prime vendemmie, ero un ragazzo – Giacomo Coli – e venivo quassù di mattina presto in motorino e faceva fresco.. Poi tutte quelle ore, passate tra i filari, giornate piene di sole e di luce. Quando tornavo la sera ero stanco morto e sognavo il letto, ma se chiudevo gli occhi vedevo ancora quella luminosità accecante.”
“E’ la vendemmia! – dice sorridendo Belinda Coli – Se non la provi non sai cosa ti può regalare …”