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Non è facile immaginare cosa si vede dall’alto, come se si fosse su un elicottero, o aereo … tutto il paesaggio cambia e anche le prospettive cambiano. E’ per questo che Giacomo Coli ha chiamato un suo amico con brevetto da operatore video con droni per vedere che tipo di riprese si possono fare sui vigneti delle Cantine Coli. E’ ancora un’idea da sviluppare ma è anche per questo che sono saliti in vigna Belinda Coli, Filippo Coli e Gianluca Coli.
Quando sono arrivati Gianluca Coli stava guardando a monitor le immagini riprese dal drone in volo sui filari delle loro proprietà. Tutti e quattro a guardare per la prima volta quelle vigne come se fossero a volo d’uccello, una bella emozione perché quelle immagini così spettacolari e nitide hanno sorpreso e meravigliato tutti, anche perché non se le aspettavano così belle.

il tutto condito da una giornata fantastica con il cielo terso e un po’ di brezza. Dopo un po’ il drone è planato leggero sullo spiazzo vicino alle macchine con un leggero frullare d’ali.
Giacomo Coli – “…  a vedere queste immagini lo sapete cosa mi viene in mente? … che mi sembra di avere ancora la testa tra le nuvole … “
Belinda Coli – “… anche se sembra di stare con la testa per aria, con questa prospettiva si osservano le vigne in modo diverso… non le immaginavo così …”
Giacomo Coli (quasi sorpreso dalle sue stesse parole): “Vero?! … però ho come la sensazione di capire meglio certi aspetti, come dire?? … mi sembra che osservando dall’alto si riesca a programmare, a leggere meglio l’insieme.”

Mentre l’operatore del drone comincia a rimettere a posto l’attrezzatura, riponendo ordinatamente i vari strumenti ottici nelle custodie Giacomo Coli gli dà appuntamento a Cantine Coli per vedere a breve un premontato del video. E’ arrivato il momento di andare a vedere cosa è successo questa settimana in vigna.

Comunque, dice Giacomo Coli quando raggiunge gli altri che si erano avviato lungo i filari, alla fine di queste riprese, tutte queste belle immagini dall’alto ci saranno utili e vedremo di farne una bella clip : “ … però la realtà è questa – e si avvicina ad un grappolo d’uva – quando si mettono i piedi a terra, si può veramente toccare con mano il grado di maturazione, il colore e di conseguenza il grado di maturazione”.

Non c’è dubbio che anche questa settimana il processo di maturazione dell’uva sia andato avanti molto speditamente, e che il completamento dell’invaiatura sia quasi del tutto svolto. In effetti ora il tempo corre e come ci dice la saggezza contadina siamo a circa due mesi dalla vendemmia.

Filippo Coli – “Sessanta giorni?? mah! quest’anno credo proprio che ci si dovrà far trovare pronti anche prima.”
Belinda Coli -“ … mah! mi sa che a questa vendemmia ci tocca cominciare prima. Con il caldo che c’è stato, e con le scarse piogge si è ridotto il tempo …”
Giacomo Coli – “Si, credo che nelle prossime settimane sarà bene controllare. Mi sa proprio che dovremo vendemmiare qualche giorno in anticipo…”

Tutti e quattro Belinda Coli, Filippo Coli, Giacomo Coli e Gianluca Coli concordano su questo: il caldo e la poca pioggia hanno accelerato la maturazione ed è molto probabile che si debba vendemmiare prima. Per fare un quadro della situazione ecco un po’ di dati: il sole in questa prima settimana di agosto sui vigneti delle Cantine Coli è sorto intorno alle 6 e 10 di mattina e tramonta intorno alle 8.30.  Sempre tantissime ore di sole e proprio in questi ultimi giorni della settimana un po’ di pioggia che da queste parti era diventata quasi una rarità. Temperature molto alte che hanno iniziato ad abbassarsi in corrispondenza delle piogge.

Nelle terre e nelle vigne di Cantine Coli, Giacomo Coli, Gianluca Coli, Belinda Coli e Filippo Coli anche se ormai fanno largo uso della tecnologia seguono molto attentamente il ritmo e l’alternarsi delle stagioni, sulle orme e con lo stesso stile, lo stesso modo di fare impresa delle generazioni che li hanno preceduti. Oggi anche se devono fare i conti con fenomeni come la comunicazione ed il marketing (che al tempo non si sapeva neppure dove stessero di casa) continuano ad occuparsi in prima persona di tutto, dalla cura del vigneto, alle scelte enologiche in cantina, alle decisioni riguardo le etichette e per finire la distribuzione e la vendita. Tutto è supervisionato e controllato perché le responsabilità verso i consumatori sono più alte che mai.

Come dice spesso Giacomo Coli: “Ogni bottiglia del nostro vino ha una storia, un lavoro ed un impegno, una serie di decisioni di impresa che si vanno a sommare. Ogni singola bottiglia che esce con l’etichetta di Cantine Coli non è una somma di casualità o di eventi fortuiti, ma una serie di step voluti, decisi collettivamente, condivisi con un lavoro giorno per giorno che parte dal grappolo e finisce in tavola, dei nostri clienti in tutto il mondo”.

I vigneti nel cuore del Chianti testimoniano l’appartenenza ad un territorio che ha una vocazione millenaria, e la storia della famiglia Coli è la scelta di fare sempre un vino di qualità.